Racchiusa nel volume preesistente la nuova biblioteca si sviluppa su due piani che, come nastri indipendenti, giocano sfogliandosi a tratti, creando un variegato effetto volumetrico. Al centro si genera una piccola corte-chiostro di forma irregolare, vero cuore del progetto. Il dinamismo delle linee continue è interrotto dal rigido cubo di cristallo che, con il naturale gioco di riflessi e trasparenze, modifica il paesaggio architettonico a seconda della presenza di luce naturale ed artificiale. L'ingresso al ‘cuore’ dell'edificio è segnalato nell'angolo lungo l'area a verde pubblico esistente. I vertici alzati dei due volumi creano a tal fine uno strette e simbolico passaggio fra "frastuono urbano e quiete studiosa".  

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